Celiachia e anoressia: come una può mimare l’altra.

anoressia, Celiachia e anoressia: come una può mimare l’altra.

Numerose malattie, interessanti non soltanto il tratto gastroenterico ma anche altri organi ed apparati, sono state descritte in associazione con la celiachia. (1,2) Tuttavia, considerata l’elevata frequenza di quest’ultima nelle sue varie espressioni cliniche (celiachia classica, atipica, silente, latente o potenziale) e la natura spesso aneddotica delle segnalazioni in questione, risulta spesso difficile stabilire se si tratti di associazioni vere, interpretabili sulla base di un preciso rapporto causa-effetto (ad esempio anemia da carenza di ferro) o di un comune meccanismo patogenetico (ad esempio malattie autoimmuni organo-specifiche o sistemiche), o puramente casuali.

Da uno studio pubblicato su Pediatrics (3), si evince che esiste un’associazione tra malattia celiaca e anoressia nervosa.

«L’associazione bidirezionale tra diagnosi di anoressia nervosa e malattia celiaca merita attenzione nella valutazione iniziale e nel follow-up di donne con queste patologie» afferma Karl Mårild, dell’Institute of Public Health a Oslo, Norvegia, e della University of Colorado, negli Stati Uniti. «Ciò è importante perché la presentazione di una di queste patologie può mimare l’altra e la diagnosi errata di una malattia provoca probabilmente morbilità prolungata e inutile». Lo studio è stato effettuato nel reparto di patologia della Svezia in cui sono stati usati i registri ospedalieri per valutare 17959 donne con diagnosi di malattia celiaca e con dei controlli basati per sesso ed età (n= 89379).

L’età media di queste donne era di 28 anni. I risultati hanno mostrato un’associazione positiva tra anoressia nervosa e malattia celiaca, anche dopo aggiustamento per livello di istruzione, caratteristiche socioeconomiche e per la presenza di diabete. Le donne che hanno presentato una positività ai marker sierologici di malattia celiaca ma non atrofia dei villi hanno avuto una probabilità ancora superiore di avere una diagnosi di anoressia nervosa prima o dopo la diagnosi di malattia celiaca.

Questo studio a livello nazionale ha trovato una correlazione positiva tra malattia celiaca e anoressia sia prima che dopo la diagnosi di malattia celiaca. Questa associazione bidirezionale dovrebbe incoraggiare i medici a monitorare attentamente questi pazienti e chiede comprensione elevato di fattori che contribuiscono alla loro correlazione.

L’associazione tra le due condizioni, ipotizzano i ricercatori, potrebbe essere dovuta a una sbagliata diagnosi precedente in cui la malattia celiaca è stata scambiata per anoressia o viceversa, o a una particolare attenzione al paziente in seguito alla diagnosi di celiachia, o ancora a una suscettibilità genetica condivisa tra le due patologie. Neville Golden, della Stanford University School of Medicine, negli Stati Uniti, amplia l’interpretazione dello studio affermando “che una diagnosi errata o il trattamento ritardato della malattia celiachia possono verificarsi durante l’adolescenza, in un periodo particolarmente vulnerabile di crescita e sviluppo. Sintomi classici della celiachia sono sintomi gastrointestinali simili, tra cui dolori addominali, diarrea, gonfiore, e ritardo di crescita.”(4)

Egli però afferma che ”L’interazione tra le diete senza glutine e i disturbi del comportamento alimentare è un problema ancora più grande. Questo importante studio affronta solo la punta di un iceberg”.

Le indicazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto con il medico. E’ pertanto opportuno consultare il proprio medico curante e/o lo specialista.

 

1- Cooke WT, Holmes GKT. Coeliac disease and associated disorders. In: Cooke WT, Holmes GKT, eds. Coeliac disease. London: Churchill Livingstone, 1984;225-46.

2- Collin P, Reunala T, Pukkala E, Laippala P, Keyrilainen O, Pasternack A. Coeliac disease  associated disorders and survival. Gut 1994;35:1215-1218.

3-Pediatrics 2017. doi: 10.1542/peds.2016-4367 pediatrics.aappublications.org

4- Pediatrics 2017. doi: 10.1542/peds.2017-0545 pediatrics.aappublications.org

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