Il melograno

melograno, Il melograno

Il melograno (Punica granatum L.) appartiene alla famiglia delle Punicaceae. È originario dell’Himalaya, ma è stato coltivato e naturalizzato fin dai tempi antichi in tutta la regione Mediterranea.

Per le sue qualità terapeutiche l’uso del melograno risale ai tempi biblici (Longtin, 2003). I Babilonesi consideravano i semi di melograno come un agente della resurrezione; i Persiani credevano che i semi conferissero invincibilità sui campi di battaglia, mentre per l’antica Cina i semi simboleggiavano la longevità e l’immortalità (Aviram et al., 2000). Il melograno è stato considerato come “cibo di guarigione” con numerosi effetti benefici in diverse malattie (Vidal et al., 2003). In effetti, il melograno era comunemente usato nella medicina popolare per eliminare i parassiti, come antielmintico, per trattare e curare afte, ulcere, diarrea, acidosi, dissenteria, emorragie, infezioni microbiche e patologie respiratorie. È stato utilizzato anche come antipiretico (Larrosa et al., 2010; Lee et al., 2010).

Il frutto è una bacca carnosa, denominata balausta, con buccia spessa. È un frutto molto complesso, incluso nel tallo, con varie cavità polispermali separate da membrane. L’interno contiene molti semi carnosi e succosi, di forma prismatica, con testa polposa e tegumento legnoso. Il frutto maturo è giallo-verde, con aree rossastre che occasionalmente occupano l’intera superficie del frutto (www.agraria.org). È comunemente consumato fresco, ma anche sottoforma di marmellate, gelatine e succhi. Gli estratti sono utilizzati come ingredienti per medicinali a base di erbe e per integratori alimentari (Goula e Adamopoulos, 2012; Jurenka, 2008).

I semi di melograno sono importanti sottoprodotti ottenuti durante la lavorazione del frutto (Tehranifar et al., 2010) e sono noti agli studiosi per la notevole capacità di prevenire danni al DNA (Guo et al., 2007), di ridurre il rischio di cancro e di alleviare i sintomi della menopausa (Lansky e Newman, 2007). Gli effetti benefici dei semi di melograno possono essere correlati alla presenza di una varietà di composti biologicamente attivi, tra cui i polifenoli. Queste molecole bioattive sono state rinvenute, infatti, a livelli significativi (Pande e Akoh, 2009) e con un elevato potere antiossidante (Balasundram et al., 2006). I semi di melograno, inoltre, contengono notevoli quantità di zuccheri (glucosio e fruttosio), vitamine (vitamina C, vitamina B3), acidi organici (acido ossalico, acido citrico) e minerali (magnesio e potassio) (Yunfeng et al., 2006).

“LE INDICAZIONI CONTENUTE IN QUESTO SITO NON DEVONO IN ALCUN MODO SOSTITUIRE IL RAPPORTO CON IL MEDICO. E’ PERTANTO OPPORTUNO CONSULTARE SEMPRE IL PROPRIO MEDICO CURANTE E/O LO SPECIALISTA”

Marco Scienzintasca

scienzintasca - pure

Lascia un commento