HPV e carcinoma orofaringeo: scopriamo insieme come il papillomavirus è un nemico, non solo per le donne!

HPV e carcinoma orofaringeo nell'uomo, HPV e carcinoma orofaringeo: scopriamo insieme come il papillomavirus è un nemico, non solo per le donne!

Quando si parla di papillomavirus si tende a pensare soltanto alle conseguenze, gravi e meno gravi, causate alla popolazione femminile. Ricordiamo che questa infezione rientra nella categoria delle “infezioni a trasmissione sessuale” e i meccanismi di infezione sono strettamente correlati alle abitudini sociali e allo stile di vita della donna, ma anche alla scelta del partner maschile. Fino a pochi anni fa, in molti Paesi, le campagne vaccinali contro il papillomavirus si sono concentrate esclusivamente nel sesso femminile, ponendosi come obiettivo principale la prevenzione delle neoplasie della cervice uterina.

In particolare, in Italia fino al 21 febbraio 2017 erano disponibili solo due vaccini anti-HPV:

– il vaccino bivalente in grado di proteggere dai genotipi HPV 16 e 18 ad alto rischio;

– il vaccino quadrivalente che, oltre al tipo 16 e 18, protegge anche contro i tipi di HPV 6 e 11 a basso rischio; 

attualmente è stato reso disponibile anche il vaccino 9-valente, il quale è in grado di proteggere, oltre che dai tipi 16, 18, 6 e 11, anche dai tipi 31, 33, 45, 52 e 58. La somministrazione del vaccino anti-HPV viene effettuata rispettando le tempistiche del calendario vaccinale del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV 2017-2019) e con le modalità specificate nella Circolare del Ministero della Salute del 24 aprile 2014. La fondazione GIMBE, a luglio 2018 ha pubblicato un articolo dove sono stati trattati e approfonditi i vaccini anti-HPV ma anche le prove di efficacia e i profili di sicurezza. In questo documento è emerso che nelle donne i vaccini anti-HPV offrono una protezione diretta e sicura in quanto i genotipi 16 e 18 sono presenti in tutti e tre i tipi di vaccini e sono responsabili di circa il 70% dei carcinomi della cervice uterina e circa il 90% dei carcinomi anali e vulvari, mentre i genotipi 31, 33, 45, 52 e 58 presenti nel vaccino 9-valente, sono responsabili di un ulteriore 20% di carcinomi. Grazie a studi più approfonditi sull’HPV è emersa la possibilità di infezione anche negli uomini. Infatti, in Italia i Sistemi Sentinella dell’Istituto Superiore di Sanità hanno mostrato una maggior prevalenza della condilomatosi nel sesso maschile, soprattutto tra i giovani di età inferiore ai 25 anni, con un preoccupante picco di aumento negli ultimi anni (il numero di casi è duplicato tra il 2004 e il 2008). Le neoplasie HPV-correlate nell’uomo riguardano principalmente l’apparato genitale e il distretto orofaringeo. In particolare la patologia neoplastica nell’uomo è a carico del pene e dell’ano per quanto riguarda l’apparato sessuale, mentre nel distretto testa-collo i siti anatomici maggiormente coinvolti sono la cavità orale, l’orofaringe, la lingua e la laringe ed è da sottolineare che le neoplasie a cellule squamose dell’orofaringe sono 4 volte più frequenti nel maschio rispetto alla femmina e sono principalmente causate dal genotipo HPV 16. A questo proposito è importante riportare un caso accertato di un uomo di 51 anni, eterosessuale e forte fumatore, ricoverato a causa di una persistente tosse secca, disfonia e leggera disfagia, nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale “Cardinale Ascalesi” – ASL Napoli 1 Centro. Attraverso la biopsia effettuata durante una laringoscopia è stata rivelata la presenza di un carcinoma a cellule squamose infiltrante di grado moderato. Il DNA del tumore è stato estratto e sottoposto ad amplificazione mediante reazione a catena della polimerasi (PCR). Dall’amplificazione si è notata la presenza di DNA di HPV. La successiva genotipizzazione ha rivelato la presenza di due genotipi: HPV 73 e HPV 82. Dato che HPV 82 fa parte dei genotipi ad alto rischio oncogeno, è stato necessario effettuare il sequenziamento genico delle proteine L1, E6 ed E7. Dall’analisi di sequenza è emerso che si trattava di una variante del genotipo 82, scoperta di recente e detta HPV82-BA10, la quale recentemente è stata riscontrata anche in una paziente con una lesione cervicale di alto grado. Questo studio ha dimostrato, per la prima volta, la presenza di una nuova variante di HPV82 in un uomo affetto da carcinoma della laringe. Data l’accertata presenza di genotipi HPV ad alto rischio oncogeno anche negli uomini, si è sentita l’esigenza di estendere la copertura vaccinale anche al sesso maschile: in questo modo è stato possibile garantire una protezione sicura dai carcinomi e dai condilomi conseguenti ad un’infezione cronica da HPV. A tal proposito il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV 2017-2019), approvato il 19 gennaio 2017 con Intesa Stato-Regione, raccomanda la vaccinazione routinaria anti-HPV in tutta la popolazione. In particolare:

– nelle donne, la vaccinazione anti-HPV è raccomandata tra gli 11 e i 12 anni e può essere somministrata a partire dai 9 anni. La vaccinazione di recupero, invece, viene raccomandata per le donne di età compresa tra 13 e 26 anni che non sono state precedentemente vaccinate o che non hanno concluso il ciclo vaccinale;

– negli uomini, la vaccinazione anti-HPV è raccomandata tra gli 11 e i 12 anni e può essere somministrata a partire dai 9 anni, la vaccinazione di recupero, invece, viene raccomandata negli uomini di età compresa tra i 13 e i 21 anni che non sono stati precedentemente vaccinati o che non hanno concluso il ciclo vaccinale;

– la vaccinazione anti-HPV e il suo recupero viene raccomandata anche negli omosessuali o nei maschi immunocompromessi di età compresa tra i 22 e i 26 anni;

– la vaccinazione di recupero routinaria anti-HPV non è raccomandata nei soggetti di età maggiore di 26 anni in quanto con l’età aumenta la probabilità di una precedente esposizione ai tipi di HPV presenti nei vaccini, riducendo il beneficio del vaccino stesso;

attualmente non esistono, oltre alla vaccinazione, strumenti di prevenzione per l’uomo. L’utilizzo del preservativo, seppur associato ad un minor rischio di contrarre l’infezione, non elimina totalmente il rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione a differenza di quanto avviene per le altre malattie a trasmissione sessuale. I vaccini attualmente approvati per l’utilizzo nel sesso maschile hanno mostrato una buona immunogenicità, simile e non inferiore a quella riportata nel sesso femminile, ed un buon profilo di sicurezza.

In conclusione, si può affermare che il vaccino anti-HPV rappresenta un notevole mezzo di prevenzione contro tutte le infezioni da HPV sia nella donna che nell’uomo. L’inclusione del maschio alla campagna vaccinale ha lo scopo di minimizzare la possibilità di trasmissione tra i due sessi, ma ancora di più di contrastare la manifestazione delle numerose patologie correlate all’HPV che colpiscono gli uomini, come condilomi anali e del pene. Nonostante questo, in Italia la copertura vaccinale è scarsamente utilizzata a causa del costo del vaccino, ma anche a causa di una scarsa informazione. Questo provoca elevati casi di mortalità evitabili, oltre che un aumento dei costi dell’assistenza sanitaria.

Una buona informazione scientifica e la consapevolezza dell’importanza dei vaccini è il primo passo verso la prevenzione di malattie pericolose per la propria salute ma anche per quella delle persone che ci circondano.

Bibliografia:

Giuliano A. R., Lazcano-Ponce E., Villa L. L., et al. (2008). The human papillomavirus infection in men study: human papillomavirus prevalence and type distribution among men residing in Brazil, Mexico, and the United States. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev, 17, 2036-2043

Garnock-Jones K. P., Giuliano A. R. (2011). Quadrivalent human papillomavirus (HPV) types 6, 11, 16, 18 vaccine for the prevention of genital warts in males. Drugs, 71, 591-602

Suligoi B., Salfa M. C., Mariani L. (2010). Epidemiologia e management dei pazienti con condilomi genitali in Italia. Igiene e Sanità Pubblica

Giannattasio A., Panetti G., Minichini R., Morelli A., Mosca E., Fenu G., Sicuranza M., Galano G., Raffio P., Siciliano E., Pastore V., Buonaiuto M. R., Tedesco A., De Paola L. (2017). Presence of HPV82-BA10, a novel variant of papillomavirus, in a larinx cancer. Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio

Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (2018) – PNPV 2017-2019

Sitografia:

https://www.gimbe.org

www.salute.gov.it

http://www.epicentro.iss.it

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