Colesterolo alto: i cibi che lo abbassano

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L’ipercolesterolemia, ovvero il colesterolo alto, è una condizione patologica che si verifica quando nel sangue c’è un eccesso di colesterolo. Il colesterolo è un grasso indispensabile per il nostro organismo, la maggior parte di esso è prodotto dal fegato mentre una parte minore di questa molecola deriva dalla nostra alimentazione. Essendo un grasso, il colesterolo non si scioglie nel sangue, quindi per essere trasferito dal fegato agli organi periferici deve essere trasportato da speciali “lipoproteine”. Le lipoproteine più note sono le HDL o lipoproteine ad alta densità (il colesterolo buono), e le LDL o lipoproteine a bassa densità (il colesterolo cattivo). Se in eccesso, il colesterolo cattivo, trasportato nel sangue tende a depositarsi nelle pareti delle arterie formando le cosiddette “placche”.

Quand’è che si deve parlare di colesterolo alto? In genere, con questo termine s’intende una quantità eccessiva nel nostro organismo delle lipoproteine LDL. Alti livelli di queste lipoproteine sono correlati ad un aumento del rischio cardiovascolare, ed è quindi importante controllare il colesterolo attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita attivo. La scelta di certi alimenti favorisce infatti l’eliminazione del colesterolo LDL e diventa un’arma per combattere l’ipercolesterolemia.

Via libera ai cereali, ai legumi e ai vegetali, poiché questi alimenti non contengono colesterolo e aiutano a ridurre i livelli di quello in eccesso. I vegetali, ricchi di fibre riducono l’assorbimento del colesterolo alimentare a livello intestinale, così, in caso di colesterolo alto è preferibile consumare porzioni modeste di cereali, preferendo quelli integrali a quelli lavorati ed i legumi almeno 2-4 volte a settimana. I cereali consentiti sono pane, pasta e riso integrali, ma anche farro, avena e orzo. Via libera a frutta, vegetali e al pesce, almeno 2-3 volte a settimana. Preferire inoltre le cotture alla griglia, al vapore e al cartoccio e condire con poco olio e buono, quindi olio di oliva, di semi di soia o di girasole. Si può consumare liberamente carne sia bianca che rossa a patto che provenga da un taglio magro e che sia privata del grasso visibile.

Meno grassi vengono assunti e meglio è, bene limitare al minimo il consumo di insaccati, formaggi e uova e preferire latte e yogurt a bassa percentuale di grassi.

Fonti:

https://www.nhlbi.nih.gov/health/health-topics/topics/hbc

https://medlineplus.gov/cholesterol.html

Nica macera

Dott.ssa Nica Macera, laureata in Scienze e tecnologie biologiche presso l'Università del Molise con una tesi dal titolo :'La mancanza di CX3CR1 sopprime l'attivazione e la neurotossicità di microglia/macrofagi in un modello sperimentale di ictus ischemico". Attualmente frequenta la magistrale in Biologia sanitaria presso lo stesso Ateneo. Ha frequentato il tirocinio formativo presso il laboratorio analisi dell' Ospedale SS.Rosario di Venafro, approfondendo le tecniche di biochimica e di microbiologia. Spinta dall'interesse per la nutrizione e le neuroscienze, approfondisce gli studi attraverso convegni, seminari, stage, laboratori. Appassionata di scrittura e divulgazione scientifica scrive articoli per il blog "posturaebenessere.com". Socia "Slam"-associazione di divulgazione scientifica. Sostenitrice della PNEI.

Un commento:

  1. Bellissimo articolo, solo su un punto non mi trovo d accordo: non credo che la riduzione delle uova al pari degli insaccati sia consigliata, anzi sarebbe una perdita di proteine nobili e di un colesterolo che funge da downregolatore dell enzima hmg-coA reduttasi con diminuzione di produzione di colesterolo endogeno. Le ultime ricerce dimostrano come l utilizzo delle uova (sino a 2 a colazione per 6 mattine alla settimana) in persone insulinonresistenti e con colesterolo alto riduca il senso della fame e non alteri l aumento del colesterolo, anzi aiuta nella diminuzione

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