sindrome fibromialgica, sindrome muscolo-scheletrica

muscolo scheletrico, sindrome fibromialgica, sindrome muscolo-scheletrica

La fibromialgia è una sindrome muscolo-scheletrica spesso associata al mal di schiena e per questo motivo non riconosciuta o trascurata. Molti la confondono anche  con l’artrite o con altre patologie che causano deformità delle strutture articolari. Invece è un disturbo a sé stante, diagnosticato, secondo la definizione dell’Associazione italiana sindrome fibromialgica (AISF), come una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli. Circa il 90% dei pazienti affetti da fibromialgia segnala  astenia cioè fatica nei mocimenti e stanchezza, tanto che in alcuni casi può capitare che vengano diagnosticate, contemporaneamente, sia la sindrome fibromialgica che quella da affaticamente cronico. Infine, si ritiene che esista un collegamento tra fibromialgia e alcune forme di ansia e depressione.
Da nutrizionista mi sono interessata a tale sindrome,poiché ,mi sono accorta negli anni ,che c’è sempre un collegamento tra benessere e cibo!“L’alimentazione, ricca di fibre e materie prime naturali, la cura nello scegliere cibi semplici preparati con antiche metodiche , l’uso di prodotti non industriali e non raffinati, può contribuire a migliorare la sintomatologia dolorosa della Fibromialgia.” E’ consigliabile consumare pasta preferibilmente condita con olio e/o sughi alle verdure, senza soffritto. Limitare il consumo di pasta all’uovo, pasta ripiena, tortelli e ravioli. Da preferire la pasta di natura integrale (pasta integrale, riso, farro) ben cotta; E’ consigliabile consumare pane e/o sostituti preferibilmente di natura semi-integrale o integrale, prodotti con grani antichi quali Kamut, Verna, etc. e ottenuti con lievitazione a pasta madre (da evitare prodotti realizzati con lievito di birra).

Tra le carni sono da preferire pollo, tacchino, coniglio e maiale. E’ consigliabile consumare carne rossa 1 volta a settimana ,togliendo la parte di grasso visibile dalla carne.

E’ bene consumare 2-3 volte a settimana il  pesce di qualunque tipo (fresco e/o surgelato) fatta eccezione per molluschi e crostacei cui è consigliabile limitare il consumo a massimo 1-2 volte/mese.

È preferibile scegliere pesci quali sogliola, merluzzo, orata, tonno fresco

Da limitare il consumo di patate perché facilmente scatenanti reazioni di intolleranza alimentare con manifestazioni a livello muscolare. Infine  scegliere la frutta povera di fruttosio. Evitare la frutta con nocciolo e assumere verdura cotta!

 

 

 

notizie tratte da : “in salute il blog di unisalute” “associazione italiana sindrome  fibromialgica,sez toscana”

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