Aloe Vera: la pianta dell’immortalità e della bellezza per gli antichi Egizi, tuttora utilizzata per le sue proprietà terapeutiche e farmacologiche.

I benefici ricavati dalla pianta di Aloe Vera grazie alla presenza delle sostanze nutritive che la caratterizzano, Aloe Vera: la pianta dell’immortalità e della bellezza per gli antichi Egizi, tuttora utilizzata per le sue proprietà terapeutiche e farmacologiche.

L’Aloe Vera Linne,detta anche Aloe Barbadensis Miller, è una pianta succulenta tropicale appartenente alla famiglia delle Aloaceae costituita da circa 400 specie. Per la sua crescita predilige i climi caldi tipici dell’ Asia, dell’ Africa e di tutte le zone tropicali ma grazie alla sua adattabilità, con il tempo, si è sviluppata in quasi tutto il pianeta, crescendo spontaneamente. Le sue foglie la fanno somigliare ad un cactus ma per classificazione botanica è molto più simile alla cipolla e all’aglio.

L’Aloe vera, insieme all’Aloe Arborescens rappresentano le specie più conosciute di questa grande famiglia, le quali differiscono tra loro per la crescita. La prima, infatti, si sviluppa più in larghezza che in altezza, mentre la seconda oltre a svilupparsi in larghezza, può raggiungere altezze pari ai due metri.

Sin dall’antichità, grazie alle sue proprietà terapeutiche, l’Aloe rappresenta una delle specie più utilizzate nella medicina tradizionale. Gli antichi Egizi la definirono “pianta dell’immortalità”: essa, infatti, veniva piantata all’entrata delle piramidi per indicare il cammino dei Faraoni verso la terra dei morti; Cleopatra,invece, la utilizzava come prodotto di bellezza. Ippocrate, il padre della medicina occidentale, nei suoi trattati ne decanta le proprietà antinfiammatorie, rigeneranti e disinfettanti della pianta.

Ne venne a conoscenza anche Cristoforo Colombo che, di ritorno dal Nuovo Mondo, scrisse la celebre frase “ Quattro vegetali sono indispensabili per la salute dell’uomo: il frumento, la vite, l’ulivo e l’aloe. Il primo lo nutre, il secondo ne rinfresca lo spirito, il terzo gli reca armonia, il quarto lo guarisce”.

Ma cosa rende la pianta così speciale? Per rispondere a questa domanda, è necessario porre attenzione ai nutrienti presenti all’interno delle foglie carnose, i quali, lavorando in sinergia ne esaltano le sue proprietà antinfiammatorie,antimicrobiche e cicatrizzanti.

La pianta di aloe raggiunge la sua maturità tra i 4-5 anni: da questo momento, le foglie sviluppano la maggiore concentrazione di nutrienti e quindi di proprietà salutari. Per preservare i principi attivi, dopo la raccolta, le foglie vengono immediatamente lavorate con un sistema a freddo. Maggiore è il grado di freschezza e maggiore sarà la presenza dei principi attivi.

La foglia è costituita da una polpa interna gelatinosa ricca di zuccheri complessi tra cui gli Acemannani (glucomannani) ed un involucro esterno ricco di Antrachinoni,in particolare l’Aloina (sostanze che difendono la pianta dall’attacco di insetti e parassiti). Non è da escludere la presenza di vitamine del gruppo A,B,C,E ed acido folico(B9), di amminoacidi essenziali,sali minerali,steroli ed ormoni vegetali.

Dalle foglie di aloe si ricavano il succo, da assumere come bevanda, ed il gel utilizzato sia in ambito farmaceutico sia in quello cosmetico.

Il succo di aloe è consigliato in caso di gastrite,colite, intestino irritabile,ulcera e per qualsiasi infiammazione delle mucose del sistema digerente: gli zuccheri presenti, infatti, creano una barriera contro i succhi gastrici e gli agenti irritanti, riequilibrando il pH dell’ambiente e la flora batterica. Gli antiossidanti, favoriscono il metabolismo dei lipidi e dei carboidrati, contribuendo a mantenere normali i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue, oltre al mantenimento del peso corporeo. Il succo d’aloe, inoltre, aiuta il nostro organismo a disintossicarsi dalle tossine esogene provenienti dall’ambiente e da quelle endogene prodotte dal metabolismo,aiutando così il fegato a compiere la sua azione depurativa.

Gli antrachinoni e in particolare l’aloina, sono considerati gli “spazzini” dell’organismo poiché favoriscono l’idratazione della massa fecale e regolano l’attività dell’intestino. L’aloina,inoltre, presenta anche un’azione antivirale, in quanto inattiva il virus della varicella-zoster, dell’ herpes simplex ed il virus dell’influenza. Tuttavia, un consumo prolungato di succo di aloe contenente l’aloina, può avere effetti collaterali quali diarrea, dolore addominale, nausea,vomito, fototossicità, carenza di vitamina K ed insufficienza renale. Per questo motivo è consigliato il consumo di preparati che non contengano la parte esterna della foglia ricca di aloina,inoltre, per chi assume farmaci o altri supplementi a base di erbe deve prestare attenzione all’interazione di questi con i derivati di Aloe per evitare problemi di coagulazione del sangue.

Anche le industrie cosmetiche devono rispettare un limite di utilizzo dell’aloina, al fine di non rendere pericolosi per la salute i prodotti cosmetici contenenti ingredienti derivati dall’aloe vera.

Come già descritto sopra, l’aloe sembra essere efficace anche per uso topico: studi condotti sui topi hanno dimostrato che la pianta può avere effetti benefici sulla guarigione delle ferite cutanee stimolando l’attività dei macrofagi e migliorando le caratteristiche biochimiche,morfologiche e biomeccaniche della ferita stessa. Non è da escludere,anche se è una condizione molto rara, che si possano verificare reazioni allergiche al gel e alle creme a base di aloe vera soprattutto se assunti per periodi molto prolungati.

Per quanto riguarda l’utilizzo di aloe nella prevenzione e nella cura del cancro, i ricercatori stanno valutando con attenzione gli effetti di queste sostanze sull’organismo. È bene sottolineare che gli studi effettuati siano stati condotti solo in cellule isolate ed animali di laboratorio e non sull’uomo, di conseguenza, con i dati a disposizione non è possibile affermare che le sostanze presenti nella pianta di Aloe possano essere efficaci e sicure anche nelle terapie umane.

Secondo il parere dei pazienti, sembra che l’uso di gel di Aloe possa prevenire la mucosite, un infiammazione del cavo orale molto comune a chi si sottopone alla chemioterapia. Ovviamente questo parere è oggettivo e in quanto tale, non è da considerarsi scientificamente esaustivo.

In conclusione possiamo affermare che l’Aloe vera,nonostante ulteriori studi da effettuare sull’uomo, grazie ai nutrienti presenti all’interno delle foglie, può essere considerata come uno dei prodotti naturali utili a migliorare il nostro stato di salute.

Aloe Vera (L.) Webb.: Natural Sources of Antioxidants – A Review.

Final Report on the Safety Assessment of Aloe Andogensis Extract, Aloe Andogensis Leaf Juice, aloe Arborescens Leaf Extract, Aloe Arborescens Leaf Juice, Aloe Arborescens Leaf Protoplasts, Aloe Barbadensis Flower Extract, Aloe Barbadensis Leaf, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Aloe Barbadensis Leaf Juice, aloe Barbadensis Leaf Polysaccharides, Aloe Barbadensis Leaf Water, Aloe Ferox Leaf Extract, Aloe Ferox Leaf Juice and Aloe Feroz Leaf Juice Extract.

Aloe Vera in Dermatology: A Brief Review. A. Feily, MR Namazi

Topical Application of Aloe Vera Accelerated Wound Healing, Modeling, and Remodeling: An Experimental Study. Ahmad Oryan 1Adel MohammadalipourAli MoshiriMohammad Reza Tabandeh

Maria Esposito

Laureata in Biologia ad Ottobre 2018, ho sempre mostrato interesse per la scienza in generale ma in particolare per la Nutrizione. Ho svolto un tirocinio volontariato di sei mesi presso l'ASL di Benevento al dipartimento SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione). Questo tirocinio mi ha dato la possibilità di assistere ma anche effettuare lezioni di scienze dell'alimentazione in diverse scuole di ogni ordine e grado della mia città. Ho assistito, sotto la guida della mia tutor nella preparazione di menù per strutture pubbliche e private. Attualmente continuo a studiare per poter ampliare le mie conoscenze e per avere tutte le competenze necessarie per poter esercitare la professione.

Lascia un commento