Alla scoperta dei cereali: conosciamo meglio l’avena

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L’avena, ritenuta in passato tra i cereali di minore importanza e utilizzato prevalentemente come mangime per gli equini, è stata rivalutata per i suoi benefici nutrizionali nell’alimentazione umana.

Rientra nella grande famiglia dei cereali che sono alla base della dieta mediterranea e rappresentano la fonte principale di carboidrati, assicurando così un adeguato apporto di glucosio alle cellule. L’attuale interesse verso i cereali integrali, grazie ai numerosi studi che hanno confermato la presenza di varie molecole bioattive nella cariosside, ha portato ad un maggiore consumo di cereali minori tra cui l’avena e il miglio evidenziando l’importanza assunta nella prevenzione di malattie cardiovascolari.

Attraverso la pubblicità e le campagne di informazione si cerca di rendere il cittadino più consapevole di ciò che mangia ma purtroppo i ritmi di vita sempre più frenetici inducono al maggior consumo di prodotti “raffinati e “pronti” che risultano più poveri di componenti nutritive benefiche rispetto ai prodotti integrali e ciò ha inevitabilmente effetti negativi sulla salute dei consumatori.

Dal punto di vista nutrizionale l’avena risulta ottimale, essendo fonte di carboidrati a lenta digestione e ricca di fibre, fornisce energia a lungo termine senza causare picchi insulinici.

È inoltre ricca di vitamine e minerali con effetto tonificante e riequilibrante per l’organismo; la presenza di fibre nella granella è utile per placare l’appetito e regolarizzare le funzioni intestinali in particolare i tegumenti della cariosside sono ricchi di β-glucani, fibre solubili usate spesso come ingredienti alimentari nella forma di idrocolloidi o come microparticolati in polvere.

L’arricchimento di cibi è una pratica comune che comporta un miglioramento della qualità del prodotto che diventa così un “functional food”. I β-glucani di avena sono stati utilizzati a questo scopo proprio perché in grado di

  • ridurre i livelli di colesterolo LDL plasmatico,
  • garantire un maggior senso di sazietà
  • indurre un effetto benefico sulla risposta glicemica
  • fornire un effetto anti-aging e anti-infiammatorio

Cereali come frumento, orzo e avena si prestano perfettamente ad essere lavorati per lo sviluppo di functional foods sia perché presentano un alto contenuto di molecole bioattive sia perché incontrano il favore del consumatore per facilità e semplicità d’uso.

L’elevata qualità sensoriale dei prodotti finiti è un requisito indispensabile per l’affermazione sul mercato, pertanto l’effetto benefico garantito e l’ottima qualità dal punto di vista edonistico ne garantiscono il successo.

È importante concentrare le ricerche future sull’estrazione di altre molecole bioattive dalle matrici vegetali per arricchire sempre più i nostri alimenti!

Dott.ssa Sara Ligetta

Fonte dati:

  • Redaelli R., Sgrulletta D., Scalfati G., De Stefanis E., Conciatori A., Cammerata A., Pollini C.M.(2005)
  • Lee S., Inglett G.E., Palmquist D., Warner K. (2009)
  • Hunter K.W., Gault R.A., Berner M.D. (2002)

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